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  • Immagine del redattoreDott.ssa Lavinia Fagnani

la Relazione Terapeutica

Aggiornamento: 4 set 2020

Avvicinarsi all'altro, toccare il suo dolore, è come addentrarsi nelle profondità di una grotta portando solo una lanterna con sé. Siamo viandanti, pellegrini, esploratori. A volte si arranca nel buio, si tentano dei sentieri, si torna indietro finché non si trova quello spiraglio da cui passare: un gesto, una parola, un'espressione. Alla fine ci si ritrova davanti tutta la paura, la  rabbia, la sofferenza della persona che si vuole incontrare. Insieme, si può camminare attraverso questi vissuti dolorosi ed uscirne, tornando a vedere la luce di una nuova alba all'orizzonte.



Will Hunting - Genio Ribelle (1997), Gus Van Sant

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